Con questa applicazione puoi calcolare rapidamente l’acconto della cedolare secca da versare nel 2024 secondo il metodo "storico", inserisci l’importo della cedolare calcolato sui redditi da locazione percepiti nel 2023, come risulta dal rigo RB11 Col.3 del modello REDDITI.

NOTA: è possibile utilizzare l’applicazione anche per calcolare l’acconto secondo il metodo "previsionale"; in questo caso inserisci nello stesso campo l’importo della cedolare secca che prevedi di versare il prossimo anno, calcolato sulla base dei canoni del 2024 e dell’aliquota vigente per quest’anno.

Il campo "Prima rata già versata", se compilato, consente di calcolare la seconda rata come differenza tra l’acconto complessivo e quanto versato nella prima rata.
Attenzione: è necessario inserire l’importo della prima rata sempre al netto dell’eventuale maggiorazione.

Cliccando sul bottone [Calcola], saranno visualizzate le scadenze relative alle rate di acconto con l’indicazione degli importi da versare e dei codici tributo da utilizzare nel modello F24.
Per ciascuna scadenza calcolata è disponibile inoltre il bottone per salvare la data direttamente in Google Calendar.

NOTA: il DL n. 47/2014 ha stabilito che a partire dall’anno di imposta 2014 fino al 2017 l’aliquota della cedolare secca, per i contratti a canone concordato o agevolato, passa dal 15% al 10%.

CALCOLO ACCONTO CEDOLARE SECCA
RB11 Col.3Cedolare secca €
Prima rata già versata €
(senza maggiorazione)
Valuta l'applicazione:
4.54 / 5 (297voti)
Calcolo Acconto Cedolare SeccaCalcolo Acconto Cedolare Secca sul Tuo Sito?
Copia e incolla il seguente codice html.

Nota

Dal 2016 nel modello REDDITI va riportato al rigo RB12, se dovuto, l’ammontare dell’acconto relativo alla cedolare secca.
- Nella colonna 1 (Primo acconto), indicare l’importo della prima rata di acconto dovuta;
- Nella colonna 2 (Secondo o unico acconto), indicare l’importo della seconda o unica rata di acconto dovuta.


Avvertenza:
Nonostante l'attenzione impiegata nella realizzazione di questa applicazione non è possibile escludere la presenza di errori nei calcoli.
L'applicazione è utilizzabile per un uso non professionale e le informazioni fornite si intendono a carattere puramente indicativo.
Per segnalare eventuali errori o malfunzionamenti clicca qui.


Cos’è la Cedolare Secca

Si tratta sostanzialmente di un’imposta sostitutiva dell’Irpef sui canoni di locazione percepiti nel corso dell’anno.
Con questa imposta, che può essere scelta o meno del contribuente, anziché calcolare l’Irpef sui redditi da locazione, si applica un’aliquota fissa del 21% (o 10%).
Per maggiori informazioni si rimanda alla pagina: convenienza della cedolare secca dove è disponibile, tra l’altro, un simulatore per valutare con buona approssimazione la convenienza fiscale nell’adottare questo tipo di tassazione.


Saldo e acconto della Cedolare Secca: le scadenze

L’importo a saldo della cedolare secca relativo all’anno precedente e l’eventuale prima rata di acconto per l’anno in corso devono essere versati entro il 30 giugno dell’anno in cui si presenta la dichiarazione.
E’ possibile versare sia il saldo che la prima rata di acconto entro i successivi 30 giorni con una maggiorazione dello 0,40%.
La scadenza per la seconda rata o per il versamento in un’unica soluzione dell’acconto è il 30 novembre dello stesso anno.
Si ricorda che se una scadenza cade di sabato o in un giorno festivo il giorno ultimo per il versamento slitta automaticamente al primo giorno lavorativo successivo.


Per il 2024 le scadenze sono

Il 1 luglio per il saldo e il primo acconto (il 30 giugno è domenica) e il 2 dicembre per il secondo o unico acconto (il 30 novembre è sabato, il 1° dicembre è domenica).

Per il 2024 la scadenza per il versamento con maggiorazione dello 0,40% è il 31 luglio .
Per i contribuenti non interessati dalla proroga l’acconto della cedolare secca deve essere versato entro il termine canonico indicato da questa applicazione.


Come si versa la Cedolare Secca

La Cedolare Secca, così come la altre imposte sui redditi, va versata utilizzando il modello F24.

I codici tributo da utilizzare sono i seguenti:

1842:

Saldo cedolare secca

1840:

Acconto cedolare secca prima rata

1841:

Acconto cedolare secca seconda rata o unica soluzione


Quando è dovuto l’acconto sulla Cedolare Secca

L’acconto sulla Cedolare Secca è dovuto se l’imposta calcolata in un determinato anno (riferita ai redditi da locazione percepiti nell’anno precedente), è superiore a € 51,65.
Con riferimento al modello REDDITI, per stabilire se l’acconto sulla cedolare secca è dovuto o meno, occorre controllare l’importo indicato nel rigo RB11 Col.3.
In pratica, dato che gli importi indicati nei modelli di dichiarazione sono arrotondati all’euro superiore o inferiore, l’acconto è dovuto se l’importo del rigo RB11 Col.3 è maggiore o uguale ad € 52.


Come si calcola

L’acconto da versare sulla cedolare secca è il 100% dell’importo indicato nel modello REDDITI.
L’acconto deve essere versato in una o due rate, in base all’importo:

- unico versamento, entro il 30 novembre, se l’acconto non supera 257,52 euro.

- in due rate, se l’acconto è pari o superiore a 257,52 euro:

1) la prima rata pari al 40% entro il 30 giugno (insieme al saldo),
2) la seconda rata (il restante 60%) entro il 30 novembre.

Se la scadenza cade di sabato o in giorno festivo è prorogata automaticamente al primo giorno lavorativo successivo, come ad esempio per la dichiarazione 2024: la scadenza del 30 giugno è prorogata al 1 luglio perché il 30 giugno è domenicae la scadenza del 30 novembre è prorogata al 2 dicembre perché il 30 novembre è sabato, il 1° dicembre è domenica.


Rateizzazione

Il saldo e la prima rata di acconto della cedolare secca possono essere pagati in rate mensili mentre l’acconto di novembre deve essere versato in unica soluzione.
In ogni caso, i versamenti rateali devono essere completati entro il mese di novembre (v. applicazione per la rateizzazione delle imposte).


Arrotondamenti

Gli importi delle imposte che scaturiscono direttamente dalla dichiarazione devono essere versati arrotondati all’unità di euro (nella dichiarazione non sono ammessi i centesimi).
Viceversa, se l’ammontare indicato in dichiarazione deve essere successivamente elaborato (ad esempio per calcolare acconti o rateazioni) prima di essere versato, si applica la regola generale dell’arrotondamento al centesimo di euro (es. euro 6.000,752 arrotondati diventano euro 6.000,75; euro 6.000,755 arrotondati diventano euro 6.000,76; euro 6.000,758 arrotondati diventano euro 10.000,76) trattandosi di importi da indicare direttamente nel modello di versamento F24.

Sito ideato dall’Avvocato Andreani - Ordine degli Avvocati di Massa Carrara - Partita IVA: 00665830451
Pagina generata in 0.006 secondi