Con questa applicazione puoi calcolare i termini per il deposito degli atti nel processo di appello ex art. 352 cpc in base alla Riforma Cartabia in vigore dal 28/02/2023.
Per calcolare i termini nell’appello basta inserire la data dell’udienza, scegliere se applicare o meno la sospensione feriale e cliccare sul bottone: "[Calcola]"
I termini sono immediatamente visualizzati sotto la maschera e per ciascuno di essi l’applicazione riporta:
una breve descrizione con il numero di giorni prima dell’udienza in appello ed il termine ultimo calcolato,
gli eventuali giorni saltati visibili posizionando il mouse sull’icona (se l’icona non è presente significa che il dies ad quem calcolato non è un sabato o un festivo),
un bottone per l’inserimento rapido del termine in Google Calendar.
In considerazione dell’orientamento giurisprudenziale prevalente, che estende anche ai termini a ritroso il comma 4 dell’art. 155 cpc, l’applicazione, allo scopo di evitare possibili decadenze, segue il criterio prudenziale che considera il sabato come giorno non lavorativo, modalità di calcolo peraltro da sempre adottata in tutte le nostre applicazioni della sezione "scadenze e termini".
Avvertenza:
Questa applicazione é utilizzabile per un uso non professionale e le informazioni fornite si intendono a carattere indicativo.
Nonostante l’impegno profuso nell’analisi e nello sviluppo del software non é possibile escludere la presenza di errori, per cui si consiglia di controllare sempre i risultati ottenuti.
Per segnalare eventuali errori o malfunzionamenti clicca qui.
In base al nuovo rito i termini per il deposito delle note a precisazione delle conclusioni, delle comparse conclusionali e delle repliche nel processo di appello sono disciplinati dall’art. 352 cpc.
Tali termini si calcolano a ritroso rispetto alla data dell’udienza conclusiva e sono i seguenti:
Note di precisazione delle conclusioni: | 60 giorni prima dell’udienza |
Comparsa conclusionale: | 30 giorni prima dell’udienza |
Memoria di replica: | 15 giorni prima dell’udienza |
L’art. 155 cpc disciplina la proroga dei termini quando il dies ad quem calcolato cade in un giorno festivo (comma 4) o nella giornata di sabato (comma 5) ma omette di specificare se tale circostanza ricorra anche nel calcolo dei "termini a ritroso".
L’orientamento maggioritario, (Cass. civ. 21335/2017, Cass. civ. 26900/2020, Tribunale di Milano ordinanza del 04/05/2007) ritiene che, nelle intenzioni del legislatore, il comma 5 abbia inteso equiparare il sabato ad un giorno festivo a tutti gli effetti, certamente per quelle attività che le parti svolgono fuori dall’udienza, come appunto la redazione di atti e memorie, e che pertanto tale previsione normativa debba essere applicata anche nel calcolo a ritroso.