Questa utility serve per calcolare la rivalutazione monetaria e gli interessi legali su importi dovuti e non pagati, riconducibili a scadenze mensili.
Esempi di applicazione: calcolo dell'assegno di mantenimento non versato, affitto non pagato ed alcuni contratti di lavoro.
Per calcolare ad esempio quanto deve corrispondere l'ex-marito che non paga più l'assegno di mantenimento dei figli è necessario selezionare la prima e la seconda opzione.
Selezionando la terza opzione (rivaluta annualmente gli importi dovuti) le somme dovute sono rivalutate ogni 12 mesi secondo la percentuale indicata.
L'importo su cui calcolare gli interessi legali e la rivalutazione per un dato mese si ottiene sommando alla rata di quel mese tutte le rate precedenti eventualmente rivalutate ("importo cumulato" o "progressivo"). Su tale importo si calcola la rivalutazione monetaria rispetto al mese precedente ed eventualmente gli interessi legali maturati nel mese.
La formula utilizzata per il calcolo degli interessi legali è la seguente:
I = D x S x N/36500
dove:
D è l'importo dovuto e non pagato,
S è il tasso di interesse legale,
N è il numero di giorni di maturazione degli interessi,
36500 è il numero di giorni di cui è composto l’anno civile x 100.
NOTA:
Per evitare di applicare un rateo giornaliero diverso a seconda dell'anno,
si assume che il denominatore della formula sia 365 anche per gli anni bisestili.
La motivazione, improntata ad un criterio di equità ed uniformità del calcolo, è illustrata anche nella risoluzione dell'Agenzia delle entrate
n. 296/E del 14 luglio 2008
che tratta degli interessi dovuti in caso di ravvedimento operoso.