Questa applicazione ti consente di creare rapidamente una lettera di sollecito di pagamento da inviare al debitore tramite raccomandata A.R., Email o PEC (Posta Elettronica Certificata).
Il sollecito di pagamento si invia generalmente prima di iniziare la procedura di recupero crediti allo scopo di avvisare il debitore in via "bonaria" della necessità di adempiere al pagamento delle somme dovute per evitare il ricorso alle vie legali, con conseguente aggravio delle spese.
Per creare la lettera di sollecito scegli inanzitutto la modalità di invio (posta ordinaria, raccomandata A.R. o Email) e specifica se sei il Creditore, ossia se stai inviando il sollecito di pagamento per te stesso, oppure se invii il sollecito per conto di un soggetto terzo in qualità di Avvocato, Legale Rappresentante di una società o Amministratore di condominio.
Inserisci il nominativo e l’indirizzo del debitore, l’elenco delle somme non pagate (crediti) con la relativa descrizione, il totale degli acconti eventualmente già versati e clicca su [Crea la Lettera].
Il testo della lettera si adatterà automaticamente in base a tutte le informazioni inserite ed avrai sempre la possibilità di modificarlo online e di inviarlo per Email o via PEC con un semplice click.
Nota:
Trattandosi di un sollecito di pagamento non è previsto il calcolo di interessi legali o moratori per i quali si rimanda alla apposita applicazione.
Il calcolo degli interessi (legali o moratori) è invece eseguito automaticamente nella creazione dell’atto di precetto.
Nuovo Utente?
Chiunque può essere creditore di un altra persona: il fornitore che ha venduto dei beni nei confronti del compratore che non ha pagato il prezzo, oppure il professionista che ha eseguito un'opera o una prestazione professionale nei confronti del cliente che non ha versato il compenso alla scadenza stabilita, o ancora il condominio nei confronti del singolo condomino che non ha versato gli oneri pro quota, ecc.
Cosa può fare il creditore se il debitore non paga spontaneamente entro il termine concordato?
Prima di “fare causa” al debitore, è consigliabile inviare una lettera di sollecito di pagamento, che deve essere una raccomandata con ricevuta di ritorno oppure una Email (preferibilmente PEC).
In questa lettera il creditore invita il debitore a pagare la somma dovuta entro un certo termine; il debitore, una volta ricevuta la lettera, potrebbe adempiere nel termine concesso e in tal modo il creditore ha evitato le lungaggini e i costi di una causa davanti al giudice.
E' quindi opportuno indicare nella lettera un lasso di tempo entro cui il debitore deve pagare; non c'è una regola precisa, ma solitamente vengono concessi dai 7 ai 10 giorni dal ricevimento della raccomandata o della PEC.
La lettera di sollecito di pagamento, inviata nei termini e con le modalità indicate, "mette in mora" il debitore: ciò sta ad indicare che, a partire dal ricevimento del sollecito da parte del debitore, il creditore, perdurando l'inadempimento, potrà richiedere anche gli interessi (legali o moratori) sulla somma dovuta.
Il sollecito di pagamento può essere inviato autonomamente e personalmente dal singolo creditore, ossia dall'imprenditore che agisce per conto della società, dall'amministratore di condominio, dal singolo professionista ecc.
Trattandosi di una richiesta di pagamento che ha lo scopo di risolvere la questione in via bonaria, il creditore può avvalersi di questo strumento stragiudiziale senza l'assistenza di un legale, anche se è sempre consigliabile affidarsi ad un avvocato che può conferire alla lettera, anche da un punto di vista di tecnica giuridica, una maggiore incisività ed efficacia.
Se anche con la lettera di sollecito di pagamento il debitore persevera a non pagare, il creditore non ha altra alternativa che iniziare una causa per recuperare il dovuto.
Se il creditore ha già emesso fattura, può optare per uno strumento più veloce rispetto ad una causa ordinaria, ossia il decreto ingiuntivo.
Si tratta di un provvedimento del giudice emesso su richiesta del creditore, con cui il giudice intima al debitore di pagare la somma dovuta subito o entro un certo termine; in difetto il decreto diventa esecutivo e il creditore potrà procedere con il pignoramento.
Se però il debitore fa opposizione al decreto ingiuntivo, inizia una causa ordinaria.
Avvertenza:
Questa applicazione é utilizzabile per un uso non professionale e le informazioni fornite si intendono a carattere indicativo.
Nonostante l’impegno profuso nell’analisi e nello sviluppo del software non é possibile escludere la presenza di errori, per cui si consiglia di controllare sempre i risultati ottenuti.
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