Questa applicazione consente di rivalutare annualmente un capitale e calcolare sul capitale rivalutato varie tipologie di interessi (legali, moratori e a tasso fisso).
Il calcolatore è la naturale evoluzione del calcolo rivalutazione e interessi, pubblicato nel 2007, e mette a disposizione diverse opzioni in più per personalizzare i calcoli in base alle proprie esigenze.
Le nuove opzioni per il calcolo della rivalutazione sono:
1) Rispetto al mese iniziale: si rivaluta sempre il capitale iniziale dall’inizio fino al mese corrente.
2) Rispetto allo stesso mese dell’anno precedente: la rivalutazione si somma di volta in volta al capitale.
Possibilità di ignorare la rivalutazione negativa (deflazione); questa opzione va utilizzata solo con la seconda modalità di calcolo della rivalutazione (stesso mese anno precedente).
Le nuove opzioni per il calcolo degli interessi sono:
Oltre al tasso legale è possibile selezionare il tasso di mora o un tasso convenzionale fisso.
E’ possibile specificare una maggiorazione fissa da aggiungere al tasso legale o moratorio (ad esempio: la maggiorazione per prodotti agricoli negli interessi moratori, oppure un tasso concordato contrattualmente).
Può essere impostata una capitalizzazione in periodi fissi (trimestrale, semestrale, annuale) contestualmente al calcolo della rivalutazione. In questo caso la rivalutazione viene calcolata sul montante (capitale + interessi) e pertanto la modalità di calcolo viene necessariamente forzata a "stesso mese anno precedente".
E’ possibile considerare il giorno iniziale compreso nel calcolo degli interessi, anche se normalmente il primo giorno è sempre escluso in quanto si considera non interamente "compiuto".
Possibilità di calcolare gli interessi utilizzando il c.d. "anno giuliano" che considera l’anno composto da 365,25 giorni.
Tale modalità di calcolo è un altro metodo per tener conto con buona approssimazione degli anni bisestili perché, anziché aggiungere un giorno ogni 4 anni, praticamente aggiunge 1/4 di giorno per ciascun anno.
La formula utilizzata per il calcolo della rivalutazione è:
R = C x V% / 100
dove:
C è il capitale da rivalutare,
V% è la variazione percentuale dell’indice Istat FOI del mese finale rispetto a quello del mese iniziale (attenzione: non è la differenza), arrotondata ad un decimale secondo la metodologia ufficiale adottata dall’Istat (leggi qui per approfondire).
Il capitale rivalutato si ottiene sommando la rivalutazione R al capitale iniziale C.
La formula utilizzata per il calcolo è degli interessi è:
I = C x S x N / GA
dove:
C è il capitale iniziale,
S è il tasso di interesse applicato,
N è il numero di giorni di maturazione degli interessi,
GA è il numero di giorni di cui è composto l’anno moltiplicato 100, ossia:
- 36500 per la prima modalità di calcolo,
- 36600 o 36500 a seconda che l’anno sia bisestile o meno (seconda modalità),
- 36525 per la modalità di calcolo basata sull’anno giuliano.
Trattandosi di valori monetari, il risultato è arrotondato al centesimo.
La prima modalità di calcolo è utilizzata ad esempio dall’Agenzia delle Entrate nel calcolo degli interessi per ravvedimento operoso.
La seconda modalità di calcolo è adottata ad esempio in ambito bancario per quanto riguarda il calcolo degli interessi attivi e passivi su conti correnti e depositi, mentre per il calcolo dei rendimenti dei titoli in molti casi si utilizza ancora l’anno commerciale di 360 giorni.
La modalità basata sull’anno giuliano può essere considerata un buon compromesso tra le due precedenti perché aggiunge 1/4 di giorno a ciasun anno.
E’ bene tuttavia evidenziare che le differenze tra le varie modalità di calcolo degli interessi non sono molto rilevanti.
Ad esempio, gli interessi legali calcolati senza capitalizzazione su 10.000 euro per tutto il 2024, anno bisestile, dal primo gennaio compreso fino al 31 dicembre ammontano a € 250,68 con la prima modalità di calcolo e a € 250,00 con la seconda modalità di calcolo con una differenza di appena 68 centesimi.
Avvertenza:
Questa applicazione é utilizzabile per un uso non professionale e le informazioni fornite si intendono a carattere indicativo.
Nonostante l’impegno profuso nell’analisi e nello sviluppo del software non é possibile escludere la presenza di errori, per cui si consiglia di controllare sempre i risultati ottenuti.
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