In questa pagina è disponibile una semplicissima utility per il calcolo automatico dell' IRPEF da inserire nei modelli per la dichiarazione dei redditi 2024 relativa al periodo d'imposta 2023.
I riferimenti "RN..." riportati sulla sinistra di ciascun rigo si riferiscono ai quadri del modello REDDITI.
E' possibile anche effettuare una simulazione di calcolo con le nuove aliquote Irpef che saranno utilizzate per la dichiarazione 2025 mettendo la spunta nell'apposito campo.
Per calcolare il reddito imponibile (rigo RN4) e l' Irpef Lorda (rigo RN5) basta inserire
il reddito complessivo (RN1 Col.5),
la deduzione per abitazione principale (RN2) e gli oneri deducibili (RN3).
L'utility eseguirà automaticamente il calcolo dell'Irpef lorda in base agli scaglioni d'imposta previsti per legge, evidenziando anche lo sviluppo completo del calcolo.
Inserendo inoltre il "totale detrazioni d'imposta" (rigo RN22) e il "totale altre detrazioni e crediti d'imposta" (rigo RN25)
l'utility calcolerà l'imposta netta da inserire nel rigo RN26.
Avvertenza: il reddito complessivo da inserire nella maschera è quello della
Col.5 del rigo RN1 del modello REDDITI.
Chi compila anche i quadri RF, RG e RH deve aggiungere al campo anche
il valore di RN1 Col.2 (credito per fondi comuni) e sottrarre il valore di RN1 Col.3 (perdite compensabili con credito fondi comuni).
Si ricorda inoltre che la colonna 1 del rigo RN1 non va utilizzata per il calcolo dell'Irpef ma esclusivamente come "reddito di riferimento per le agevolazioni fiscali".
Infatti la colonna 1 è comprensiva del reddito da locazioni assoggettato a cedolare secca, che, pur avendo una tassazione separata, va ad aggiungersi al
reddito di riferimento per il calcolo delle detrazioni (come ad es. la detrazione per i redditi da lavoro dipendente)
ma non concorre alla formazione del reddito per il calcolo dell'Irpef.
Oltre che come piccolo ausilio per la compilazione della dichiarazione dei redditi il calcolatore può essere utile per avere un'idea di quanto incide complessivamente l'IRPEF su un qualsiasi reddito;
per questo scopo l'utility visualizza anche l'incidenza in percentuale dell'imposta lorda e netta sul reddito complessivo.
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Applicazioni correlate:
Calcolo acconto IRPEF
Calcolo rateazione IRPEF
Calcolo dell'Assegno Unico Universale
Calcolo detrazione per il Coniuge a Carico
Calcolo detrazione per Altri Familiari a Carico
Consulta anche la:
Guida pratica al pagamento delle imposte
pubblicata dall'Agenzia delle entrate.
Nel rigo RN2 (deduzione per l'abitazione principale) si deve riportare l'importo indicato nel rigo RB10 Col. 18.
La deduzione per l'abitazione principale, non soggetta a IMU, è prevista fino
all'ammontare della rendita catastale dell'immobile e delle relative pertinenze.
Tale deduzione si applica esclusivamente alla "prima casa" non soggetta ad IMU, il cui reddito quindi concorre alla formazione del reddito complessivo ai fini Irpef.
Si ricorda che dal 2013 le abitazioni esenti dall'IMU sono gli immobili adibiti ad abitazione principale tranne quelli appartenenti alle categorie catastali
A/1, A/8 e A/9 (immobili di pregio, ville e castelli).
La deduzione per l'abitazione principale non spetta ai residenti all'estero per gli immobili posseduti in Italia.
E' esonerato dalla presentazione della dichiarazione il contribuente che percepisce esclusivamente i redditi del tipo indicato ed entro il limite stabilito:
Terreni e/o fabbricati | € 500,00 |
Lavoro dipendente o assimilato + altri redditi (*) | € 8.000,00 |
Pensione + altre tipologie di reddito (*) | € 8.000,00 |
Pensione ( 7500) + terreni ( 185,92) + prima casa e pertinenze | € 7.685,92 |
Assegno mantenimento coniuge (escluso quello per i figli) + altri redditi (*) | € 8.000,00 |
Redditi assimilati a lavoro dipendente con detrazione non rapportata al periodi di lavoro (es: attività occasionali) | € 4.800,00 |
Attività sportive dilettantistiche | € 30.658,28 |
Note:
(*) Il reddito complessivo deve essere calcolato senza tenere conto del reddito derivante dalla prima casa e relative pertinenze.
- Nel caso di redditi la lavoro dipendente o pensioni il periodo non deve essere inferiore a 365 giorni.
- L'esonero non si applica se il contribuente deve restituire, in tutto o in parte, il bonus Irpef.
- gli importi inseriti e l'imposta calcolata sono sempre arrotondati all'euro superiore o inferiore come indicato dall'Agenzia delle entrate;
- il calcolatore accetta anche importi con le migliaia separate dal punto.
- utilizza la virgola come separatore dei decimali.
L'applicazione può essere utilizzata anche laddove si presenti la necessità di calcolare l'imposta in base agli scaglioni, come ad esempio nei passaggi intermedi necessari per determinare l'imposta lorda (RN5) in presenza di compensi per attività sportiva dilettantistica, oppure in caso di agevolazione "ACE", come descritto qui di seguito.
Attività Sportiva Dilettantistica
Se hai percepito compensi per attività sportive dilettantistiche, l'Irpef lorda (RN5) va calcolata in questo modo:
1. Sommare all'importo del rigo RN4 l'importo del rigo RL22 colonna 1.
2. Calcolare l'Irpef corrispondente alla somma ottenuta al punto 1 (utilizza ad es. questa applicazione inserendo zero nei campi relativi agli oneri e alle detrazioni).
3. Calcolare separatamente l'Irpef sull'importo del rigo RL22 colonna 1.
4. Sottrarre l'imposta calcolata al punto 3. dall'imposta calcolata al punto 2. ed inserire la differenza nel rigo RN5.
Agevolazione ACE
Per i titolari di reddito di impresa che hanno compilato il rigo RS37 Col.14 del quadro RS (deduzione per capitale investito proprio), l'imposta lorda viene calcolata nel seguente modo:
1. Sommare al reddito imponibile (RN4) l'importo del rigo RS37 Col.14.
2. Calcolare l'Irpef corrispondente alla somma ottenuta al punto 1.
3. Calcolare separatamente l'Irpef sull'importo del rigo RS37 Col.14.
4. Sottrarre l'imposta calcolata al punto 3. dall'imposta calcolata al punto 2. ed inserire la differenza nel rigo RN5.
Avvertenza:
Nonostante l'attenzione impiegata nella realizzazione di questa applicazione non è possibile escludere la presenza di errori nei calcoli.
L'applicazione è utilizzabile per un uso non professionale e le informazioni fornite si intendono a carattere puramente indicativo.
Per segnalare eventuali errori o malfunzionamenti clicca qui.
Il versamento dell'IRPEF si effettua con il modello F24.
Le scadenze per i versamenti del saldo e del primo acconto Irpef
risultanti dalla dichiarazione sono:
- scadenza ordinaria: il 30 giugno di ogni anno.
- scadenza straordinaria: entro 30 giorni dalla scadenza ordinaria con maggiorazione dello 0,40%.
Se la scadenza cade di sabato o in giorno festivo è prorogata automaticamente al primo giorno lavorativo successivo
e i 30 giorni si calcolano dalla scadenza ordinaria posticipata.
In base all'art. 3-quater del D.L. 16/2012 le scadenze di versamento che cadono nel periodo che va
dal 1° al 20 agosto sono posticipate
al 20 agosto senza ulteriori maggiorazioni o interessi (periodo di "sospensione dei versamenti").
I versamenti del saldo e del primo acconto e possono essere versati in un'unica soluzione o rateizzati.
Il secondo acconto (scadenza 30 novembre di ogni anno) va sempre versato in un'unica soluzione.
In caso di pagamento rateale, sulle rate successive alla prima, sono dovuti gli interessi nella misura prevista dalla normativa vigente.
Nel caso in cui il versamento dell'imposta non sia stato effettuato, sia stato effettuato in misura insufficiente o tardivamente rispetto alla scadenza,
il contribuente deve versare (oltre l'imposta) anche gli interessi legali e la sanzione prevista.
La sanzione è ridotta al 2,5% in caso di versamento entro 30 giorni dalla scadenza stabilita ed al 3% entro un anno dalla scadenza stabilita.
Un chiarimento sulle modalità di arrotondamento degli importi.
Gli importi calcolati nei modelli di dichiarazione fiscale (730, modello REDDITI ecc.) devono sempre essere arrotondati all'euro secondo la consueta regola:
all'euro superiore se la parte decimale è maggiore o uguale a 50 centesimi, all'euro inferiore se è minore di 50 centesimi.
Ad esempio: 1200,50 diventa 1201,00 e 1200,49 diventa 1200,00.
Anche gli importi inseriti nei modelli devono essere preventivamente arrotondati: ad esempio per dichiarare un canone di locazione libero per un importo di
7237,00 euro bisogna inserire nel quadro RB la parte assoggettabile all'irpef che è pari all'85% dell'importo stesso;
il valore ottenuto è 6151,45 che va arrotondato a 6151,00 prima di essere inserito in dichiarazione.
Viceversa, se l'importo scaturisce da un calcolo successivo alla dichiarazione (ad esempio dal calcolo dell'
acconto Irpef,
dalla rateazione o dal calcolo delle sanzioni)
l'arrotondamento deve essere effettuato con due cifre decimali al centesimo superiore o inferiore.
In altre parole possiamo dire che:
1) se gli importi da inserire nel modello F24 provengono direttamente dalla dichiarazione dei redditi vanno lasciati arrotondati all'euro.
2) se gli importi invece sono oggetto di ulteriori calcoli prima di essere inseriti nel modello F24 si arrotonda al centesimo di euro.
Se sei titolare di reddito di impresa ed hai compilato il relativo rigo del quadro RS,
denominato "Deduzione per capitale investito proprio" e relativo all' agevolazione ACE,
è necessario calcolare l'imposta lorda secondo le istruzioni seguenti:
1) sommare al reddito imponibile (rigo RN4) quello indicato nella colonna 10 (rendimenti totali) del rigo ACE;
2) calcolare con questa utility l'imposta corrispondente alla somma ottenuta (è possibile inserire tale somma nel primo campo della maschera);
3) calcolare, sempre con questa utility, l'imposta corrispondente all'importo indicato nel rigo RS37, colonna 10.
4) sottrarre dall'IRPEF lorda calcolata al passo 2) quella calcolata al passo 3);
5) indicare la differenza così calcolata nel rigo RN5.
Il modello 730 è riservato ai lavoratori dipendenti ed ai pensionati ed è stato introdotto nel 1992 con l'obbiettivo di semplificare e velocizzare
i rimborsi delle imposte a credito per queste categorie di contribuenti che altrimenti divrebbero attendere tempi assai più lunghi.
Il modello 730 può essere presentato gratuitamente al datore di lavoro o all'ente che eroga la pensione (sostituti d'imposta)
oppure a pagamento tramite i cosiddetti CAF (centri di assistenza fiscale) ed i professionisti abilitati.
I lavoratori dipendenti che percepiscono altri redditi devono utilizzare il modello REDDITI.
La trasmissione del modello 730 da parte dei sostituti di imposta avviene esclusivamente in via telematica.
Il modello REDDITI serve per presentare all'Agenzia delle entrate le dichiarazioni fiscali relative all'anno precedente.
Esistono varie tipologie di modelli:
- Il modello REDDITI PF per le persone fisiche,
- Il modello REDDITI SC per le Società di Capitali,
- Il modello REDDITI SP per le Società di Persone,
- Il modello REDDITI ENC per gli Enti non Commerciali.
Il modello REDDITI PF è suddiviso in 3 "Fascicoli" numerati, ciascuno dedicato a particolare tipologie di reddito.
Ogni fascicolo è suddiviso in "Quadri" identificati da una coppia di lettere (es: RB = redditi da fabbricati, RC = redditi da lavoro dipendente, RN = calcolo dell'IRPEF),
ed ogni quadro contiene più "Righe" numerate con la sigla del quadro di appartenenza (es: RN1, RN3, RN4 etc.);
una stessa riga può contenere più valori, nel qual caso si parla di "Colonne" (es: RN1 Col.1 oppure RN1 Col.5)
I soggetti cosidetti 'esenti' per tipologia e/o fascia di reddito non sono tenuti a presentare il modello REDDITI.
Ricordiamo inoltre che prima del 2017 il modello REDDITI si chiamava modello "UNI.CO." (Modello di dichiarazione Unificato Compensativo).
Modelli di dichiarazione | |
Le addizionali regionali all'Irpef | |
Le addizionali comunali all'Irpef |