L'Avv. Giovanni Iaria, titolare dell'omonimo studio legale, sito in Roma, Via Alessandro Malladra n. 31 - CAP 0157, si laurea in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi "La Sapienza" di Roma. Si iscrive all'Albo degli Avvocati del Consiglio dell'Ordine di Roma il 9/1/1997. E' iscritto all'Albo dei Cassazionisti dal marzo del 2009. Lo studio si occupa di diritto civile ed opera nell'ambito del Distretto di Roma (Tribunale e Corte di Appello), del Distretto di Velletri e del Distrettto di Tivoli.
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Con l’ordinanza 10356/2024, pubblicata il 17 aprile 2024, la Corte di Cassazione si è pronunciata sulle modalità di notifica degli atti e degli avvisi tributari impositivi nel caso di irreperibilità relativa o assoluta del destinatario.
IL CASO: Un contribuente al quale veniva notificato una ...
Capita spesso che l’amministrazione finanziaria per notificare le cartelle di pagamento si avvale del servizio postale e il contribuente destinatario della raccomanda ne contesti il contenuto, sostenendo che il plico ricevuto era vuoto o conteneva un atto diverso da quello che l’amministrazione assume di aver spedito. ...
L’estratto di saldo conto bancario ha efficacia probatoria, fino a prova contraria, anche nei confronti dei fideiussori del correntista. Il predetto documento è efficace sia nel procedimento relativo al ricorso per decreto ingiuntivo sia nell’eventuale giudizio di opposizione avverso l’ingiunzione e in ...
Con l’ordinanza n. 8260 del 27 marzo 2024, la Corte di Cassazione si è nuovamente occupata della questione, sempre attuale, relativa ai presupposti affinchè possa essere opponibile al fallimento il decreto ingiuntivo avverso il quale non è stata proposta opposizione.
E’ inesistente e non soltanto nulla la notifica di un atto giudiziario eseguita a mezzo del servizio postale se nell’avviso di ricevimento manca la sottoscrizione dell’agente postale.
Lo ha ribadito la Corte di Cassazione con l’ordinanza 7586/2024, pubblicata il 21 marzo 2024.
Con l’ordinanza 6902/2024, pubblicata il 14 marzo 2024, la Corte di Cassazione si è nuovamente pronunciata sulla questione relativa alle spese che vengono liquidate all’esito di ogni giudizio e in particolare sulla debenza o meno delle spese generali del 15%.
IL CASO: Sulla scorta di un decreto ingiuntivo, ...
Nella stragrande maggioranza delle cause civili, l’attore nel richiedere la condanna del convenuto al pagamento di una somma di denaro utilizza la formula “o in quella maggiore o minore somma che risulti di giustizia”.
Tale formula è meramente di stile? Sulla questione è tornata nuovamente a ...
E’ nulla la notifica di un atto giudiziario eseguita a mezzo del servizio postale se, in caso di temporanea assenza del destinatario, il notificante non produce l’avviso di ricevimento della raccomandata contenente la comunicazione di avvenuto deposito (Cad).
Con l’ordinanza 5220/2024 del 27 febbraio scorso, la Corte di Cassazione si è nuovamente pronunciata sulla questione relativa al termine prescrizionale delle sanzione e degli interessi in materia tributaria.
IL CASO: La vicenda esaminata trae origine da una comunicazione preventiva di iscrizione ipotecaria, avente ...
Come disposto dall’art. 564 c. p. c. , è tempestivo l’intervento depositato dai creditori nella procedura esecutiva non oltre la data fissata per l’autorizzazione alla vendita.
Nel caso in cui all’udienza fissata per l’emissione dell’ordinanza di vendita, l’esecuzione viene ...
Con l’ordinanza 4133, pubblicata il 14 febbraio 2024, la Corte di Cassazione si è nuovamente occupata della questione relativa alla natura del termine di quindici giorni concesso dal giudice civile alle parti per l’instaurazione del procedimento di mediazione e sulle conseguenze derivanti dal suo mancato ...
Con l’ordinanza 324, pubblicata il 5 gennaio 2024, la Corte di Cassazione si è nuovamente pronunciata sul termine dal quale decorre il computo della ragionevole durata di una procedura fallimentare ai fini della presentazione della domanda di equa riparazione ai sensi della legge Pinto.
Con l’ordinanza 3493, pubblicata il 7 febbraio 2024, la Corte di Cassazione si è pronunciata sui presupposti affinchè possa configurarsi l’acquisto per usucapione di un immobile in comproprietà tra fratelli.
IL CASO: La vicenda origina da un giudizio avente ad oggetto lo scioglimento della ...
Con la sentenza 3221/2024, pubblicata il 5 febbraio 2024, la Corte di Cassazione si è pronunciata sul Giudice competente a decidere le controversie relative alla liquidazione dei compensi degli avvocati per l’attività professionale svolta in favore di un cliente in più gradi di giudizio.
La lettera di messa in mora priva della firma non è idonea ad interrompere la prescrizione del credito. La sottoscrizione è un elemento essenziale in difetto del quale non si produce l’effetto giuridico desiderato dal creditore, che è quello di interrompere la prescrizione.
Con l’ordinanza n. 2618/2024, pubblicata il 29 gennaio 2024, la Corte di Cassazione si è nuovamente pronunciata sulla questione relativa alla decorrenza del termine di prescrizione del diritto dell’avvocato ad ottenere il pagamento del compenso a saldo per l’attività professionale svolta in favore di ...
Con il provvedimento che dichiara la litispendenza di una lite, il Giudice deve pronunciarsi anche sulle spese del giudizio. Lo ha affermato la Corte di Cassazione con l’ordinanza 2399/2024, pubblicata il 25 gennaio 2024.
IL CASO: La vicenda approdata all’esame dei giudici di legittimità nasce dal giudizio ...
Un titolo esecutivo ottenuto nei confronti di un’associazione non riconosciuta può essere azionato contro il rappresentante di quest’ultima. Sulla questione è tornata a pronunciarsi la Corte di Cassazione con la recente ordinanza n. 1915/2024, pubblicata il 18 gennaio 2024.
Con l’ordinanza n. 564/2024, pubblicata l’8 gennaio 2024, la Corte di Cassazione si è nuovamente pronunciata sulla questione, ancora oggi attuale, relativa alle validità o meno della notifica di una cartella di pagamento eseguita a mezzo pec da un indirizzo di posta elettronica certificata istituzionale ...
Con l’ordinanza n. 818/2024, pubblicata il 9 gennaio 2024, la Corte di Cassazione è tornata ad occuparsi della questione relativa agli atti emessi nell’ambito delle procedure esecutive che possono essere oggetto di opposizione agli atti esecutivi ai sensi dell’art. 617 c. p. c.